Quest’anno tutte le classi della secondaria sono state invitate a riflettere ( a riflettere un po’ più approfonditamente) sul bullismo e il cyberbullismo che c’è nella nostra generazione.
Come? Attraverso il progetto COLORI E PAROLE CONTRO IL BULLISMO.
Anche se prevede diverse modalità di attuazione, in generale il progetto punta un riflettore sui ragazzi e le ragazze, più o meno della nostra età, che bullizzano, escludono o discriminano altri ragazzi e altre ragazze. E ti spinge a chiederti: chi è il bullo? Quale comportamento è da considerarsi da bullo? Si è bulli solo quelli che usano le mani? Qual è il comportamento da bullo?
Sono un sacco di domande che sembrano facili, ma se ci si ferma a pensarci, non sono poi così facili.

Ma attraverso queste domande potremo sviluppare una maggiore consapevolezza sulle dinamiche di questo fenomeno e l’importanza di contrastarlo. In particolare è necessario riflettere sull’importanza delle parole, per comprendere a pieno come queste possono avere un peso e che è necessario pensare prima di utilizzare termini che possono ferire l’altro.
E voi avete mai utilizzato parole che feriscono gli altri?
Forse si, forse lo abbiamo fatto tutti.
Allora quello che il progetto ci invita a fare è proprio questo: lavorare sul modo in cui ci relazioniamo gli uni con gli altri, in cui comunichiamo il nostro malessere e il nostro benessere.
Il progetto si sviluppa per tutto l’anno e alla fine, a maggio, si svolgerà una mostra nella quale ogni classe presenterà un proprio lavoro e il proprio processo di riflessione.