Affettività: il coraggio di sentirsi umani

In una scuola si imparano molte cose: la matematica, la storia, le lingue, la scienza, la letteratura, l’arte. Ma c’è qualcosa che non sempre si trova nei libri, e che però vive tra i banchi, nei corridoi, negli sguardi e nei silenzi. Si chiama affettività.

Affettività è prendersi cura. È imparare a guardarsi con rispetto, ad ascoltarsi davvero, a riconoscere ciò che proviamo anche quando è difficile da dire. È sapere che siamo fatti non solo di pensieri, ma anche di emozioni.

Che ogni ragazzo e ogni ragazza è un mondo, e ogni relazione è un ponte tra mondi.

Affettività

A scuola, l’affettività non è una materia a parte. È il filo sottile che tiene insieme tutto. Quando un compagno tende la mano, quando un insegnante accoglie una fragilità senza giudicare, quando si impara a dire “sto male” o “mi sento solo”, quella è scuola vera. È educazione alla vita.

Per questo crediamo che parlarne sia importante. Perché crescere non vuol dire solo diventare grandi, ma diventare capaci di amare, di essere gentili, di proteggere e lasciarsi proteggere. È un lavoro lento, ma bellissimo, che riguarda tutti noi: studenti, insegnanti, famiglie.

In un mondo che spesso corre troppo in fretta, noi vogliamo prenderci un momento per dire che sì, l’affettività ha valore. E che la scuola è, e deve essere, anche questo: un luogo dove imparare ad essere umani, insieme.

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